Fiscale e Tributario

D.L. Cura Italia: detrazioni ampie per le erogazioni liberali a sostegno dell’emergenza “Coronavirus”

Detrazioni per erogazioni liberali effettuate da persone fisiche ed enti non commerciali
Al comma 1, articolo 66 del Decreto “Cura Italia” (il D.L. 18 del 17 marzo 2020, pubblicato nella G.U. n. 70 del 17 marzo 2020) il Legislatore introduce nuovi incentivi fiscali per le erogazioni liberali, sia in denaro sia in natura, effettuate nel 2020 a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19).

D.L. Cura Italia: le novità per il terzo settore

Con una serie di previsioni normative sparse nel Decreto “Cura Italia” (il D.L. 18 del 17 marzo 2020, pubblicato nella G.U. n. 70 del 17 marzo 2020) il Legislatore ha introdotto disposizioni che interessano talune realtà appartenenti al mondo del non profit (associazioni, fondazioni, associazioni e società sportive dilettantistiche), sia con riferimento alle discipline vigenti che con riferimento alla riforma degli Enti del Terzo settore attualmente ancora in fase di attuazione.

Crediti di imposta a favore degli esercenti impresa, arti o professioni

Con il D.L. 18/2020 c.d. “Cura Italia”, il Legislatore ha previsto 2 crediti di imposta a favore degli esercenti reddito di impresa, arti e professioni.
In particolare, gli articoli 64 e 65 del Decreto citato prevedono rispettivamente il riconoscimento di un credito per la sanificazione degli ambienti di lavoro e uno a sostegno degli effetti negativi della pandemia.

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Decreto Cura Italia – Proroga versamenti

Con la pubblicazione in gazzetta ufficiale del D.L. 18 del 17 marzo 2020 entra in vigore un complesso sistema di proroghe di versamenti differenziato in base alla tipologia di imposte, alla ubicazione territoriale del contribuente e alla sua dimensione. Di seguito si schematizza il contenuto degli articoli 60, 61 e 62 che si occupano del rinvio delle scadenze fiscali.

Decreto Legge Cura Italia

È stato pubblicato sulla G.U. n. 70 del 17 marzo 2020, il D.L. 18/2020, recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ribattezzato “Cura Italia”, le cui norme hanno effetto a decorrere dallo stesso giorno di pubblicazione. Di seguito si offre un quadro di sintesi dei principali interventi di interesse, rimandando a eventuali approfondimenti alcuni aspetti rilevanti.

Appalti e subappalti: il nuovo regime di controllo sulle ritenute d’acquisto

La soglia dei 200.000 euro e la catena di soggetti.
Come noto, nel caso di sostituti di imposta che affidano il compimento di opere o servizi di importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro a un’impresa, tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o a esso riconducibili in qualunque forma, scatta l’obbligo di richiedere all’impresa appaltatrice o affidataria, e alle imprese subappaltatrici, copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute trattenute dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici ai lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio.

Ampliato il perimetro dei beni finiti

In base a quanto specificato dall’Agenzia delle entrate con la risposta a interpello n. 71 del 21 febbraio scorso si considerano “beni finiti”, con la possibilità di beneficiare dell’aliquota iva ridotta del 10% i seguenti beni:
– la ringhiera per balcone,
– la ringhiera per recinzione,
– le tettoie per balconi,
– le terrazze montate sul pavimento e/o sulla facciata dell’edificio,
– i beni similari