Il canone è dovuto da coloro che derivano o utilizzano acqua pubblica (utenze in atto) senza titolo in pendenza dell’atto di concessione.
Il canone non è dovuto unicamente per le “utenze domestiche”, di cui all’articolo 4 del Regolamento Regionale 24 marzo 2006, n. 2.
L’importo dei canoni unitari per i vari usi è indicato nella “Tabella canoni“ riferita all’anno in corso riportata nel D.d.s. 12 dicembre 2023 n°19895.
Per calcolare il canone, l’unità di misura per tutti gli usi è il “modulo” che corrisponde ad una portata di 100 l/s. Questo non vale per l’uso “irriguo a bocca non tassata” per il quale l’unità di misura è l’ettaro (ha) di superficie irrigata e per l’uso “idroelettrico”, per il quale il canone deve essere calcolato in base ai kilowatt (kW) di Potenza Nominale Media Annua di concessione.
I canoni per l’uso delle acque nel territorio lombardo sono versati a Regione Lombardia sia per le piccole sia per le grandi derivazioni.
Il canone demaniale per l’uso dell’acqua è annuo ed anticipato; l’obbligo al pagamento si origina al 1° gennaio dell’anno di riferimento. Le somme dovute devono essere corrisposte in un’unica soluzione anticipatamente entro il 30 giugno dell’anno solare di riferimento (nuovo termine introdotto dall’art. 7, comma 3, della L.R. 35/2016), ad eccezione canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche che resta regolato dall’art. 20 della L.R. 5/2020.
Il canone di concessione deve essere versato alla Regione Lombardia – Tesoreria Regionale. Regione Lombardia invierà a tutti i titolari di utenza di acqua pubblica entro il 30 giugno di ogni anno un “avviso di scadenza” per poter effettuare il pagamento.
L’avviso conterrà le seguenti informazioni:
- la somma da versare a titolo di canone per l’anno in corso;
- le modalità di pagamento ed i canali abilitati a ricevere il pagamento mediante il sistema PagoPA.
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