In Penisola Arabica c’è un Paese che guarda oltre il petrolio. Lo fa per ragioni di sicurezza energetica ma anche per dominare un importante nicchia dell’innovazione. Parliamo degli Emirati Arabi Uniti, che da alcuni mesi propongono a molti partner la combo tra nucleare e intelligenza artificiale. Ai partner e alle multinazionali occidentali, statunitensi in primis, l’invito è chiaro: venite a investire nel Golfo, garantiamo incentivi e sostegno per costruire data center e investimenti in sicurezza energetica e nuovi impianti nucleari per alimentare la potenza di calcolo. Gli Emirati come ricorda il Center for Strategic and International Studies hanno una grande capacità produttiva di energia in eccesso: “solo il 10 percento della capacità in eccesso nel 2030 sarebbe sufficiente ad alimentare oltre 500 megawatt di data center”,
Ai governi occidentali, come quello francese, si offre sostegno per garantire scala e struttura ai nuovi investimenti volti a proporre l’Ia come settore di frontiera per l’economia nazionale. Non a caso il fondo emiratino Mgx sarà tra i primi investitori tanto nel piano Stargate dell’amministrazione Trump negli Usa quanto del maxi-piano per l’Ia annunciato settimana scorsa da Emmanuel Macron per Parigi. Come sottolineato su Sky Insider, “tutti gli esperti del campo mettono in guardia sul fatto che sarà la capacità di generazione il vero nodo da sciogliere per far decollare Stargate” o i progetti francesi. Dunque, “in quest’ottica, l’asse con gli Emirati Arabi Uniti diventa strategico”. E c’è da aspettarsi che le compagnie del Golfo non lesineranno attenzione e fondi al progetto, attratte dai ritorni miliardari che può generare la corsa all’Ia per i loro conti economici”.