La Comunità Europea, per adempiere all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 ONU ha quindi definito una strategia con obiettivi e azioni volti a garantire, entro il 2025, la parità di genere sul territorio comunitario elaborando la Strategia per la parità di genere 2020-2025 e definendo obiettivi politici e le azioni chiave.

Per quanto concerne il mondo del lavoro, tra gli obiettivi principali vi sono quello di colmare il divario di genere, raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici e far fronte al problema del divario retributivo e pensionistico fra uomini e donne.

L’Italia, per soddisfare questi obiettivi, ha promulgato la Legge n° 162 del 5 novembre 2021 apportando modifiche al Codice delle pari opportunità ed estendendo l’obbligo di redazione del rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile, in precedenza previsto per le aziende con oltre 100 dipendenti, alle aziende con oltre 50 dipendenti, ed ha introdotto il concetto di certificazione di parità di genere con l’emissione del documento UNI PDR 125:2022 per la Certificazione della parità di Genere.

L’obiettivo della prassi è di accompagnare e incentivare le imprese a ridurre le ineguaglianze di genere con riferimento:

  • livelli retributivi
  • opportunità di carriera
  • tutela della maternità e incentivo alla paternità
  • work-life balance

Questa prassi di riferimento prevede l’adozione di un piano strategico che permetta alle aziende di innovare la propria gestione organizzativa, implementando un sistema di gestione che fissi obiettivi strategici e pluriennali per il conseguimento della effettiva parità.

Possedere la certificazione ha una ricaduta positiva sull’azienda:

  • Maggiore attrattivita’ per i nuovi talenti e le competenze
  • Promozione di una cultura aziendale inclusiva
  • Benessere dei lavoratori
  • Rafforzamento dell’immagine aziendale
  • Aumento anche della fiducia degli stakeholders esterni (clienti, banche e fornitori).

Lo sportello informa le aziende circa la Certificazione secondo la UNI Pdr 125 e vuole essere “un supporto mirato e personalizzato alle imprese che desiderano promuovere la parità di genere e adottare politiche inclusive all’interno delle loro organizzazioni.

Chi può accedere allo sportello? Tutte le aziende interessate

Come funziona lo sportello? Inviando una richiesta via mail all’indirizzo certificazioni@confapibrescia.it, le aziende riceveranno un semplice questionario da compilare per la raccolta delle informazioni utili al consulente che gestirà la richiesta e ricontatterà le aziende per tutte le informazioni tecniche per orientarsi nel mondo di questa specifica certificazione.

Chi puo’ certificarsi secondo la UNI/PdR 125:2022? La certificazione può essere richiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, operante nel settore pubblico o privato. Sono, però, escluse le Partite IVA che non hanno dipendenti o addetti/e.

La certificazione viene rilasciata a una entità giuridica (legal entity) o a “un gruppo di società”, e deve considerare tutti i siti, filiali, sedi secondarie, attività e processi effettivamente svolti dall’organizzazione.

Per assicurarne l’applicazione alle diverse realtà organizzative che rappresentano il Sistema Paese, inteso quale intero apparato economico-produttivo della nazione, nel documento sono identificate 4 fasce o cluster di organizzazioni in relazione alle loro dimensioni

FASCIACLUSTERNUMERO ADDETTI/E
1MICRO1-9
2PICCOLA10-49
3MEDIA50-249
4GRANDE250 e oltre

In funzione della fascia di appartenenza, le organizzazioni dovranno individuare indicatori di performance o obiettivi specifici e adeguati alle dimensioni aziendali

Cosa sono gli indicatori di performance KPI?

Secondo la definizione data dalla prassi, i Key Performance Indicator (KPI) sono Indicatori chiave di prestazione, utilizzati per il monitoraggio degli obiettivi stabiliti dalla politica di parità di genere e descritti nel piano strategico

Al fine di garantire una misurazione del livello di maturità delle organizzazioni, la prassi identificata “6 Aree” di indicatori attinenti alle differenti variabili che possono contraddistinguere un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:

  1. Cultura e strategia (5.2);
  2. Governance (5.3);
  3. Processi HR (5.4);
  4. Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda (5.5);
  5. Equità remunerativa per genere (5.6);
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro (5.7).

Per ottenere la certificazione è previsto uno score minimo di pari al 60% complessivo.

Chi può rilasciare la certificazione?

La certificazione puo’ essere rilasciata da un ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE riconosciuto da Accredia che deve, a sua volta, implementare un sistema di gestione conforme alla presente UNI/PdR.

Dopo la certificazione sarà condotto un audit annuale.