L’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) nei contesti sociali e lavorativi rappresenta una sfida e un’opportunità senza precedenti. L’articolo 4 del Regolamento (UE) 2024/1689, noto come AI Act, stabilisce regole armonizzate per le imprese produttrici e utilizzatrici di sistemi di IA, imponendo un obbligo di “alfabetizzazione” per garantire un adeguato livello di formazione del personale aziendale che utilizza tali sistemi.

Secondo il Considerando n. 20 dell’AI Act, l’alfabetizzazione in materia di IA deve includere almeno l’insegnamento delle nozioni minime necessarie per comprendere il funzionamento di un sistema di IA. Questo è fondamentale per diffondere la comprensione dei benefici, dei rischi, delle garanzie, dei diritti e degli obblighi legati all’uso dei sistemi di IA. L’implementazione diffusa di misure di alfabetizzazione e l’introduzione di adeguate azioni di follow-up possono migliorare le condizioni di lavoro e sostenere l’innovazione di un’IA affidabile nell’Unione Europea1.

In linea con le direttive europee, la Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024–2026, sviluppata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), sottolinea l’importanza di diffondere la conoscenza dell’IA a tutti i livelli del sistema scolastico e professionalizzante. La strategia promuove percorsi di reskilling e upskilling per aggiornare e riqualificare i lavoratori, colmando il divario di conoscenza e affrontando le preoccupazioni etiche e sociali che l’IA può generare2.

L’alfabetizzazione in materia di IA non è solo una questione tecnica, ma anche culturale. È essenziale che i lavoratori comprendano non solo come utilizzare gli strumenti di IA, ma anche le implicazioni etiche e sociali del loro impiego. Questo approccio integrato può contribuire a creare un ambiente di lavoro più consapevole e responsabile, dove l’IA è vista come un alleato per migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro, piuttosto che come una minaccia.

In conclusione, l’efficace introduzione dell’IA nei contesti sociali e lavorativi dipende dalla capacità di formare adeguatamente il personale, promuovendo una cultura di comprensione e responsabilità. Solo così sarà possibile sfruttare appieno il potenziale dell’IA, garantendo al contempo il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali.

Sul tema della formazione in tema di IA è altresì intervenuto il Governo italiano (CdM n. 78, 23/4/2024) con il disegno di legge n. 1146 recante disposizioni e delega al Governo in materia di Intelligenza Artificiale. L’art. 22 DDL sottolinea la centralità dell’alfabetizzazione in materia di IA, conferendo al Governo i poteri necessari per adeguare il tessuto scolastico e imprenditoriale al cambiamento in atto, in modo che l’IA sia uno strumento volto “al miglioramento delle condizioni di lavoro, alla tutela dell’integrità fisio-psichica del lavoratore e al miglioramento della produttività”. 

Il DDL n. 1146, con il parere favorevole del Garante Privacy (parere n. 10043532 del 2/8/2024) ha quindi inserito l’alfabetizzazione tra le priorità dell’agenda di Governo, allo scopo di garantire che ogni contesto sociale sia indirizzato con vantaggio strategico alla comprensione e al corretto utilizzo dell’IA a partire dal contesto scolastico e aziendale.

 Disegno di legge n. 1146

Parere su uno schema di disegno di legge recante disposizioni e deleghe in materia di intelligenza artificiale – 2 agosto 2024 [10043532]