Il Financial Times ha recentemente condotto un’analisi approfondita sulla crisi delle start-up cinesi e il crollo degli investimenti nel settore del capitale di rischio. Fino a pochi anni fa, la Cina era considerata la seconda destinazione più attraente al mondo per il venture capital, subito dopo gli Stati Uniti. Il cui sviluppo si era impennato sulla scia della tumultuosa crescita economica e all’espansione dell’uso di Internet presso la popolazione della Repubblica Popolare, che permisero a colossi come Alibaba e Tencent di emergere come leader globali nel settore tecnologico. Tuttavia, la situazione risulta drasticamente cambiata, e secondo un anonimo dirigente del governo di Pechino Pechino intervistato dal FT, “l’intero settore appare essere crollato davanti ai nostri occhi. Lo spirito imprenditoriale è morto, ed è davvero triste assistere a tutto questo. “La crisi del settore riflette in parte il rallentamento dell’economia cinese, che è stata colpita dai prolungati lockdown per il Covid-19, dallo scoppio della bolla immobiliare e dalle sanzioni tecnologiche”, nota il Ft, in un contesto in cui “con l’aumento delle tensioni bilaterali, anche gli investitori statunitensi si sono in gran parte ritirati”. Ma il quotidiano della City di Londra ricorda che la crisi “è anche il risultato diretto delle decisioni politiche prese dal presidente Xi Jinping, che hanno cambiato radicalmente l’ambiente per le imprese private in Cina , tra cui una stretta sulle aziende tecnologiche considerate monopolistiche o non in sintonia con i valori del partito comunista”. A cui Jack Ma, fondatore di Alibaba, deve la fine precoce della sua ascesa.

Mentre i capitali di rischio entrano in crisi, chiaramente anche le borse cinesi stanno attraversando un momento difficile. Mentre negli Stati Uniti da inizio anno l’indice S&P 500, ritenuto il benchmark di riferimento, ha registrato un incremento del 18%, nonostante la crisi di agosto, in Cina la situazione appare molto diversa. L’indice CSI 300 è crollato di circa il 7% nel corso dell’anno. E una ripresa non appare all’orizzonte.