Venerdì 7 giugno, l’Istat ha comunicato il valore percentuale dell’indice IPCA-NEI (IPCA al netto degli energetici importati) consuntivato per l’anno 2023. Tale valore è pari al 6,9%. «Tale indice assume un peso importante per Unionmeccanica e per tutto il settore metalmeccanico in generale, in quanto a decorrere dal 2018, nel mese di giugno di ciascun anno di vigenza del CCNL, i minimi contrattuali per livello saranno adeguati sulla base della dinamica inflativa consuntivata misurata con l’IPCA al netto degli energetici importati così come fornita dall’ISTAT – ha affermato il presidente di Unionmeccanica Confapi, Luigi Sabadini, in una comunicazione -. Pertanto, alla luce del nuovo valore dell’indice IPCA pari al 6,9% l’aumento del minimo contrattuale riferito al 5° livello del CCNL Unionmeccanica sarà pari ad € 138,51 lordi mensili. Unionmeccanica, FIM, FIOM e UILM si incontreranno nelle prossime ore per sottoscrivere l’Accordo di adeguamento dei minimi retributivi e delle indennità di trasferta e reperibilità in vigore dal 1° giugno 2024».