In un mondo segnato da conflitti in Ucraina e Gaza e da un imminente riarmo, le spese militari stanno aumentando. Questo ha portato a un riconoscimento del settore della difesa nei mercati azionari, mentre le aziende “green” legate ai fondi ESG e alla sostenibilità stanno affrontando tempi difficili.
Il settore della difesa sta guidando la borsa europea, un trend che Gabriel Debach, Market Analyst di eToro, sottolinea come particolarmente forte in Europa. Secondo Debach, nell’ultimo anno di contrattazioni, le aziende legate alla difesa come Iveco e Leonardo in Italia, Rheinmetall in Germania, e altre nel Stoxx 600, hanno registrato forti guadagni. Tra queste, Rheinmetall, Saab e Leonardo sono in testa alla classifica dei rialzi. Anche altre aziende attive nel settore della difesa, come Airbus, Indra e Hensoldt, hanno registrato forti incrementi. Debach osserva che, dopo anni di esclusione dai portafogli degli investitori per motivi etici e ESG, il settore della difesa è tornato in auge.
Negli Stati Uniti, invece, le industrie green stanno registrando forti cali. Questo è particolarmente rilevante per l’Europa, dato che le aziende americane hanno una consolidata maturità finanziaria e nell’ultimo anno hanno dovuto affrontare problemi legati alla saturazione della domanda per servire l’export e le forniture agli alleati di Washington, con l’Ucraina in prima linea. Debach ricorda che negli Stati Uniti, le principali aggregazioni di fondi che uniscono titoli delle industrie green, come Solar (ETF TAN) e
Clean Energy (ETF PBW), stanno registrando contrazioni a doppia cifra, le peggiori tra le industrie americane.
E inoltre, ricorda StartMag, “ giganti del mondo finanziario come JPMorgan, State Street e Pimco si sono ritirati da un gruppo chiamato Climate Action 100+, una coalizione internazionale di gestori finanziari che spingeva le grandi aziende ad affrontare i problemi del clima”. Questo, nota la testata, mentre “BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo, ha ridotto il suo coinvolgimento nel gruppo. Bank of America si è rimangiata l’impegno di non finanziare più nuove miniere di carbone, centrali elettriche a carbone e progetti di trivellazione nell’Artico.” Anche la finanza non è avulsa dalla realtà di un mondo sempre più competitivo. Dove le armi sono oggi più attenzionate del green. Anche dagli investitori.