Di fronte a ciò che sembrava essere un imminente fallimento a causa delle crescenti preoccupazioni sulla responsabilità civile delle imprese, il Consiglio europeo ha posticipato il voto sulla direttiva sulla due diligence sulla sostenibilità aziendale, previsto per venerdì 7 febbraio. Resta sospesa la normativa sulle filiere sostenibili. La bozza finale del CS3D, rilasciata il 30 gennaio, inizialmente sembrava pronta per una facile approvazione. Tuttavia, tale sostegno si è rapidamente eroso nel corso della giornata del 7 febbraio, dopo l’indicazione della Germania di astenersi dal voto. Quando e come questa direttiva sarà applicata non è dato sapere.
Come suggerisce il nome, il CS3D, chiamato anche CSDDD, stabilisce uno standard di due diligence aziendale sulle questioni di sostenibilità per le imprese che operano nell’UE. In questo caso, la sostenibilità si applica più direttamente alle preoccupazioni ambientali, al cambiamento climatico e ai diritti umani.
I nuovi requisiti di due diligence si applicano non solo alle azioni dirette dell’azienda, ma anche alle sue filiali e alla catena di fornitura. Le società con sede nell’UE, così come le società extra-UE che conducono un determinato livello di attività nell’UE, potrebbero diventare responsabili delle azioni dei loro fornitori. Lo standard di due diligence proposto adotta un approccio basato sul rischio, in cui le aziende devono identificare i rischi dove sono più gravi o dove è più probabile che si verifichino, quindi dare priorità all’ordine di mitigazione in base alla gravità e alla probabilità. La mancata azione comporterà una responsabilità normativa da parte degli Stati membri, oltre ad aprirli a
contenziosi civili da parte di coloro che sono colpiti.Sebbene l’opposizione ai requisiti di sostenibilità sia più forte da parte della Germania, il Paese è anche la madrepatria di uno dei suoi più forti sostenitori, il membro del Parlamento europeo Axel Voss. Voss è relatore di numerose direttive UE sulla sostenibilità, tra cui CSRD e CS3D. Il ritardo potrebbe essere più di una battuta d’arresto temporanea per il CS3D, con le elezioni del Parlamento europeo del 2024 previste per l’inizio di giugno. I sostenitori della svolta pro-sostenibilità temono che la composizione dell’organismo possa cambiare su questo tema, rimuovendo il sostegno della maggioranza dell’Eurocamera al CS3D.
L’inattesa svolta tedesca è stata stigmatizzata dal Financial Times: “Il voltafaccia è stato un chiaro esempio di come il caos nella ribelle coalizione di socialdemocratici, verdi e liberali guidata dal cancelliere Olaf Scholz stia distruggendo il processo decisionale dell’UE – qualcosa che anche gli alti funzionari tedeschi sono stati costretti ad ammettere”. Un avvertimento di quel che potrebbe succedere se dopo le elezioni europee la partita ambientale sdoganasse un “tutti contro tutti” che potrebbe rallentare la marcia del Green Deal.