Il presidente di Cea-Pme (Confederazione europea delle piccole e medie imprese) e di Confapi, Maurizio Casasco, è intervenuto in presenza mercoledì 16 febbraio a Bruxelles all’apertura della settima edizione dell’UE-Africa Business Forum (EABF22) insieme alla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.
«I nostri imprenditori – ha dichiarato Casasco – vogliono costruire ponti che favoriscano lo scambio non solo di merci, ma anche di valori, formazione, know how, che sostengano la contaminazione di idee e il trasferimento di esperienze. Storicamente, anche e soprattutto per la sua collocazione geografica l’Italia ha rivestito e deve continuare a rivestire un ruolo primario nel rapporto con il continente africano. È anche da qui, e lo dico da presidente europeo, che l’Europa deve ripartire per aprire nuove prospettive. Ed è proprio lì che noi imprenditori dobbiamo guardare con attenzione per lo sviluppo e la crescita delle nostre industrie, della nostra manifattura e del lavoro».
«Le oltre 2 milioni di piccole e medie imprese private europee dei 27 Paesi che rappresento con più di 20 milioni di lavoratori – ha dichiarato Casasco – guardano l’Africa con straordinario interesse. Molte sono le sfide che attendono entrambi i continenti: come favorire la creazione di lavoro e sviluppo, soprattutto per giovani e donne, all’interno di sistemi economici sostenibili che sappiano guidare digitalizzazione e nuove tecnologie, investimenti in istruzione per produrre una crescita inclusiva. Il modello delle Pmi non rappresenta, infatti, solo un valore economico, ma anche sociale e quindi è una grande opportunità oltre che un esempio di sostenibilità. La stabilità sociale e lo sviluppo economico sarebbero favoriti se i Paesi africani, sull’esempio dell’Europa, intraprendessero un percorso che portasse all’affermazione e alla diffusione di una loro moneta unica».
L’evento, organizzato congiuntamente da Commissione Europea, Africa Union Commission e da organizzazioni imprenditoriali europee ed africane, ha coinvolto oltre 10.000 partecipanti tra leader politici, decision maker e imprenditori africani ed europei che si sono confrontati sul futuro delle relazioni economiche tra i due continenti.