Il quadro per il mercato elettrico resta fortemente dipendente da quello del gas, il cui forte rialzo fino a fine anno 2021 ha portato con sé anche quello dei prezzi dell’energia. I prezzi hanno trovato sostegno anche nella chiusura in Francia di alcuni impianti nucleari che hanno innescato una riduzione dell’import in Italia e un contestuale aumento della domanda di gas europea.
La CO2 ha guadagnato più del 20% a fronte di un rialzo del gas molto più significativo solo parzialmente a quello del prezzo dell’energia.
Il rischio del perdurare della tensione sul mercato del gas europeo resta il fattore chiave anche per il prezzo elettrico, ma in caso di domanda nella media e di discesa dei prezzi gas, ci aspetteremmo un progressivo allentamento della tensione anche su carbone, CO2 e prezzo elettrico.
Un inverno mite, una stabilizzazione dei prezzi del gas su valori più ragionevoli e, non ultimo, un peggioramento della diffusione delle nuove varianti di Covid-19, con le conseguenti limitazioni alle attività, hanno iniziato ad innescare una discesa dei prezzi che, come si vede nei grafici, si è già avviata da inizio 2022 rispetto alle previsioni che individuavano in marzo/aprile l’inizio della flessione.