La transizione ecologica «deve procedere di pari passo con una sostenibilità economica, altrimenti vi è il rischio che le nostre imprese perdano competitività e, insieme con loro, l’intero sistema Paese» ed è «preoccupante se questi livelli di prezzi non tornano ragionevoli». A lanciare l’allarme è Enea Filippini, direttore Apiservizi e in rappresentanza di Confapi in audizione alla Camera sul mercato europeo dell’energia elettrica, chiedendo più trasparenza a favore dei consumatori anche sulla lettura della bolletta.
Relativamente ai costi energetici, Confapi ricorda che «ancora oggi le imprese italiane risultano fortemente penalizzate rispetto alle imprese europee registrando un gap competitivo di rilevante entità».
In questi ultimi mesi, soprattutto per l’elettricità, continua, «all’annoso problema del carico fiscale e degli oneri di sistema (in parte mitigati da alcuni ultimi provvedimenti governativi) si è aggiunto il costo della CO2 che ha raggiunto livelli elevatissimi».
«Oggi la regolamentazione del mercato non ha avuto il risultato di ridurre in prezzi», spiega Confapi e «riteniamo che la sovrapposizione o l’aggiunta di nuove disposizioni, in assenza di un intervento di coordinamento, potrebbe introdurre complessità non necessarie, rigidità e potenziali ulteriori costi per i consumatori».