L’odierna Assemblea di Confapi svoltasi a Roma ha rieletto all’unanimità Maurizio Casasco nel ruolo di presidente dell’associazione nazionale, della quale è alla guida dal 2012.
«Apindustria Confapi Brescia, presente quest’oggi a Roma con una folta delegazione per presenziare a questo fondamentale momento associativo (presenti, infatti, il direttore generale Davide Guerini, i consiglieri Amedeo Bonomi, Giuseppe Mezzini, Giuseppe Raineri, Alessandro Orizio la presidente di APIDonne Brescia Emanuela Colosio e il presidente di Giovani Imprenditori Confapi Brescia Riccardo Costa ndr) – commenta il presidente Pierluigi Cordua – esprime una straordinaria soddisfazione per la rielezione del presidente Casasco. La nostra vicinanza e comunione di intenti è certamente profonda, consolidata e imperniata sulla stima verso le sue straordinarie capacità di leadership, mostrate con evidenza in questi anni alla guida della Confederazione. Con determinazione ed entusiasmo, pertanto, ci apprestiamo ad affrontare in sinergia le grandi sfide che attendono il nostro futuro e quello delle imprese».
Il presidente Casasco ha proposto un intervento a tutto tondo, nel quale ha ribadito un’immagine della dimensione lavorativa non solo in chiave economica, «ma anche della reciproca responsabilità sociale, che mira in primis alla salvaguardia del lavoro inteso come bene prezioso e comune». Un’interpretazione che il presidente ha declinato sul ruolo nevralgico che Confapi ha interpretato nei tavoli governativi in questo delicatissimo periodo, grazie al quale sono stati possibili gli accordi raggiunti.
Ripercorrendo la crescita e il presidio in continuo sviluppo di Confapi, Casasco ha spronato i presenti a «trovare nuove chiavi di lettura per la nostra mission, offrire servizi e supporti adatti alle specificità territoriali (…) e alle nuove sfide che dovremo affrontare».
Proprio questo slancio proattivo verso il futuro ha contraddistinto le parole del presidente Casasco nel corso della sua relazione. «La piccola e media industria privata rappresentata da Confapi è da sempre in Italia un punto di riferimento industriale ed economico, ma anche culturale e sociale – ha affermato Casasco -. Il nostro obiettivo è di diventare nel prossimo futuro ancor più centrali nelle sfide che saremo chiamati ad affrontare come Paese. Mi riferisco in particolare alla rivoluzione tecnologica del lavoro, con la sinergia tra industria e ricerca, ma soprattutto alla valorizzazione del capitale umano nonché alle sfide per la transizione ecologica e digitale, allo sviluppo dei rapporti internazionali, in particolare con il continente africano nell’Alleanza Euro-Africana delle Pmi. Stiamo vivendo tutti un momento certamente difficile, ma al contempo anche ricco di opportunità per la nostra Confederazione. Dobbiamo continuare a rappresentare coloro che vogliono fuggire dai vecchi schemi e che vogliono costruire e scommettere in proprio sul domani, che vivono con responsabilità i loro territori, che lavorano ogni giorno per creare lavoro e benessere, che investono sul futuro di giovani donne e uomini».
Proprio in questo dualismo fedele e solido tra la forte identità di Confapi e lo sguardo ambizioso e coraggioso puntato su sfide nuove e traguardi da raggiungere è stato sottolineato con grande condivisione dal presidente Cordua.
«Il presidente Casasco ha trasmesso con decisione il proprio impegno verso temi ancora roventi come quello, ad esempio, relativo alle quotazioni e alla disponibilità delle materie prime che sta colpendo duramente numerose filiere di primo piano per la nostra economia – ha commentato Cordua -. Allo stesso tempo, però, ha trasmesso con grande fiducia ed entusiasmo la necessità di cogliere con tempismo le opportunità che risiedono nelle rivoluzioni green e dell’innovazione tecnologica che ci attendono a brevissimo. Ha aperto, inoltre, alle imprese italiane nuovi spiragli verso mercati esteri non sempre presidiati dal made in Italy. Condividiamo pienamente con il presidente questo approccio proattivo con cui intendiamo proseguire ad accompagnare le nostre imprese».