È una manovra che brucia tutti i 25 miliardi messi da parte come tesoretto, con tanto di scostamento sul deficit, e che attiverà flussi di danaro per 350 miliardi. Per la sanità e la Protezione Civile il decreto prevede lo stanziamento di 3,5 miliardi. C’è la Cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende con un solo dipendente e per la quale il decreto legge «#curaitalia», questo il nome che ha ricevuto, stanzia 3,3 miliardi. Vale 1,3 miliardi, invece, il Fondo di integrazione salariale. Per i lavoratori autonomi previsti 600 euro di una tantum nel mese di marzo mentre c’è il congelamento totale dei licenziamenti, decisione che investe tutte le procedure a partire dal 23 febbraio. Viene sospeso, inoltre, ogni adempimento fiscale con scadenza dall’8 marzo al 31 maggio. Stop, non per tutti, anche a rate di mutui e prestiti.

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